Medium e Medialità

Dottorato in Medium e Medialità

Durata : 3 anni

Descrizione e obiettivi

Il concetto di medium (e medialità, crossmedialità, transmedialità e mediatizzazione), elaborato per descrivere la complessità della società moderna, è stato utilizzato in vari ambiti disciplinari, per qualificare tanto il prodursi del fenomeno oggetto di indagine quanto per descrivere il mezzo di indagine o di rappresentazione del fenomeno stesso. Il concetto, efficace per intendere relazioni interpersonali e sociali (anche di natura economica, giuridica e artistica), è stato ulteriormente approfondito in letteratura e in estetica mediante l’elaborazione delle categorie specifiche di “spazi” o “ambienti” mediali. Utilizzato finora per affrontare fenomeni della società specificamente moderna si dimostra disponibile ad essere efficacemente esteso, dall’asse orizzontale, spaziale e tipologico, all’asse verticale dell’evoluzione storico-culturale e sociale delle società premoderne, per lo studio delle quali la realtà contemporanea costituisce una sollecitazione non tanto tecnologica, quanto piuttosto teorica e metodologica.
L’obiettivo del dottorato è esplorare, oltre le limitazioni metodologiche imposte dai settori di ricerca, le molteplici declinazioni di una nozione – indagata lungo i due assi dell’approfondimento orizzontale e dello sviluppo verticale – tramite l’interazione fra discipline umanistiche in senso stretto e discipline sociali con lo scopo di un affinamento reciproco dei metodi di indagine e delle strategie di osservazione specifici.


Sbocchi occupazionali e professionali previsti


In risposta alle domande e alle esigenze poste da una società complessa e multiculturale in cui i media assumono sempre maggiore rilevanza, il dottorato, oltre a fornire una preparazione adeguata a svolgere attività di ricerca anche in ambito universitario e in differenti discipline (codici ISTAT 2.6), intende maturare competenze utili a ricoprire ruoli di alta qualificazione in diversi ambiti professionali: gestione e direzione delle amministrazioni e delle biblioteche (codici ISTAT 1.1.2.3-6 e 2.5.4.5), gestione e analisi aziendale e più in generale gestione dei rapporti interpersonali in contesti sociologicamente differenziati (codici ISTAT 1.2 e 2.5.1.2, 2.5.1.3, 2.5.1.6), analisi specialistica dei fenomeni economici (ISTAT 2.5.3.1), socio-antropologici (ISTAT 2.5.3.2) e storici, artistici, filosofici e politici (ISTAT 2.5.3.4).

Linee di ricerca

Nuove forme di creatività trasmediali e processi generativi del sapere; Computer based stemmatology e edizioni digitali; Dal manoscritto al digitale; Trasformazione della partecipazione politica e delle forme di cittadinanza; Trasformazioni nei rapporti tra lingua, medium e messaggio; Linguaggi utopici e distopici; ecocritica; postumanesimo.

Transmedialità e filosofia della rete; Prospettive di ricerca collettive e interdisciplinari per le discipline antiche (digitalizzazione delle fonti e patrimonio culturale); Ripensare biblioteche e archivi; Impatto sociale della rete (privacy e oblio, web reputation in ambito aziendale e personale); Libertà d’informazione e fake news; Informazione e comunicazione finanziaria e d’impresa: tra efficienza e distorsione dei mercati; Organizzazioni e bene comune.

Casi di studio di intersezione dei fattori spazio/tempo/medium; Fenomenologia e libertà degli ambienti virtuali e degli ambienti aumentati; Intersezioni tra comunità reali e virtuali; La frontiera della medialità: anatomie, cartografie, scritture; Significati e funzioni politiche della memoria; Fenomenologia della percezione e media; Filosofia e medium linguistico.

Casi di studio di intersezione dei fattori spazio/tempo/medium; Fenomenologia e libertà degli ambienti virtuali e degli ambienti aumentati; Intersezioni tra comunità reali e virtuali; La frontiera della medialità: anatomie, cartografie, scritture; Significati e funzioni politiche della memoria; Fenomenologia della percezione e media; Filosofia e medium linguistico.